romanzo magari e' una parola grossa.....
questo e' il prologo.IL TEMPIO
Triex aprì lentamente gli occhi..intorpidito..le stelle brillavano lucenti più che mai attorno alle dodici lune . Il corpo era pesante..come se avesse dormito per tanto, troppo tempo. Era sdraiato su nuda roccia e, alzandosi, la prima cosa che vide fu un giovane ragazzo dai capelli rossi, lunghi e il volto tempestato da lentiggini.
“Dove sono?” chiese al ragazzo tirandosi in piedi.
“Non lo so… mi sono svegliato poco prima di te..sembrerebbe un tempio che dici?”.
Poteva esserlo…era una piattaforma circolare ..in marmo grigio..come sospesa in aria, probabilmente da una struttura sottostante..al centro una piccola costruzione sostenuta da colonne antiche..sull’entrata una fiamma stilizzata argentata…la stessa che si trovava sul petto dell’armatura del giovane lentigginoso.
“Conosci il significato del simbolo?” chiese Triex.
“Emh..sì… è il simbolo della religione alla quale appartengo…”
Colpi di tosse alle loro spalle..non erano gli unici presenti.
“Dove diavolo?!” disse il biondo uomo dietro di loro con aria minacciosa e malfidente.
“Non ti preoccupare..siamo sulla stessa barca…anche noi non..” il giovane religioso fu interrotto da un acuto rumore innaturale e dal dorso della mano del tipo emerse una lama strana ,di luce bluastra dall’aria eterea.
“Senti un po’!!? Ritrai subito quella cosa se non vuoi che ti faccia due buchi nello stomaco!!” disse Triex estraendo uno stocco dal fodero.
“No fermi! Qua nessuno farà del male agli altri va bene? Rinfoderate le armi e cerchiamo di capire cosa ci facciamo qui noi cinque!”.
“Cinque!?” esclamarono all’unisono .
In effetti altri individui erano in piedi vicino a loro,due tipi piuttosto inusuali;uno alto, magro e slanciato dai capelli bluastri e gli occhi stralunati,l’altro un po’ più basso con una posa felina calato in abiti da esploratore .
“Wilson stai bene vero???!!!” disse lo strambo tipo alto estraendo una statuetta verde smeraldo fatta a sua immagine e somiglianza da un taschino,la preoccupazione nella voce era reale e Triex rimase a bocca aperta nel vedere che la statuina agitava la testolina in senso negativo!!
“Ma che cavolo?” Triex era quasi esilarato dalla situazione,non sapeva se trovare più ridicolo il folle figuro o il tipo peloso al suo fianco.
“Ehm… forse è il caso che ci chiariamo un’ attimo tra di noi che dite?” il giovane rossiccio appariva il più accomodante dei cinque..”magari presentandoci ? Io sono Gilian della Fiamma d’argento.”.
“Il mio nome è Triex Ealbay”.
“Sei un mezzelfo !!?” commentò il tipo bestiale accuattato ”Hai le orecchie a punta!!”.
“Caspita che acume!” rispose ironico Triex ”meno male che ce l'hai detto che sono un mezzelfo e che ho le orecchie a punta! Come avremmo fatto senza la tua geniale intuizione!! Tu piuttosto.. cosa sei?”.
“Mi chiamo Kodreth..” affermò avvilito “sono un morfico..”.
“Un cosa?!!” disse Triex.
“Un morfico” ribadì Gilian” ha sangue di licantropo nelle vene..come tu lo hai di elfo nelle tue..”.
“Io sono Edilrot di Bersania” disse il capellone blu con fare nobile come se il suo nome fosse la cosa più importante del mondo.
“Bersania?” chiese Kodreth ”Dove si trova la Bersania?”.
“Non ne ho la più pallida idea!!! Ah ah ah ah ah ah ah ah!!!!” rispose rimettendo Wilson a forza nel taschino…ci fu qualche secondo di silenzio imbarazzato mentre Edilrot scrutava intensamente con i suoi occhi blu notte i quattro sventurati.
“Sì va bene..io sono Adam” il biondo ruppe il silenzio.
“Tu e il micio non li avete dei cognomi?” chiese con aria seccata Triex.
“No..non credo almeno..non ricordo..” replicò Adam.
“Io non penso di avercelo avuto mai un cognome…” disse Kodreth.
“Ora che sappiamo i nostri nomi..vorrei sapere chi diavolo mi ha portato qui! Siete stati voi?” chiese Adam.
“No” risposero più o meno tutti all’unisono.
“Insomma che posto è mai questo ?” si chiese Triex avvicinandosi un po’alla struttura centrale con il simbolo della fiamma.
“Mi sembra tutto molto innaturale..” continuò Adam.
“Gilian..hai detto poco fa che questo è il simbolo della tua religione.. che sarebbe?”.
“Non la conosci??” Gilian stupito ”Questo è il simbolo della sacra Fiamma Argentea che ha portato luce nel mondo e agli uomini”.
“Sì sì ..certo…” rispose Triex evidentemente scettico sull’argomento ”quindi devo dedurre che la tua cara fiamma ci ha portati qui tutti contro la nostra volontà? Perché poi? Io non conosco nessuno di voi e mi sono sempre tenuto ben lontano da ogni fasullo credo e organizzazione pseudoreligiosa…branchi di approfittatori delle menti stupide e deboli..”
”Ehm..” lo interruppe Gilian ”non credo che sia il caso di offendermi così.. in ogni caso non conosco il motivo della nostra presenza qui più di te e se realmente la mia chiesa è coinvolta nella cosa..”.
Altra interruzione…dal piccolo tempio venivano dei singhiozzi di bambina..
“C’è qualcuno lì dentro..” disse Kodret.
Si avvicinarono guardinghi alla struttura di pietra e un bagliore bluastro illuminava la piccola stanza che si parava davanti ai loro occhi.
Una bambina.. avrà avuto massimo una decina di anni piangeva lacrime di puro dispiacere. C’era un che di innaturale nella visione..la piccolina era avvolta dallo stesso lucore che diffondeva chiarore attorno a lei.
“Una bambina!” esclamò ancora Kodret.. Triex lo guardò seccato.
“Bimba cosa ti perplime in codesto tal modo?” chiese Edilrot con una voce infantile.
Lei però non rispose, come se, in realtà, non fosse lì. Continuava a piangere e a un certo punto disse disperata ”Che ne sarà delle loro anime?”. Poi sembrò poter vedere il quintetto di fronte a lei, non emise più alcun suono, i cinque erano paralizzati dall’assurda situazione…poi qualcosa di ancora più prodigioso accadde..nelle orbite della bimba poteva vedersi l’universo …sia nella sua totalità che nei minimi particolari.. costellazioni maestose brillavano in lei ..e poi d’un tratto svanì ai loro occhi come un illusione.
“Che storia!!!” esclamò Edilrot tutto eccitato ”Sicuramente una giovane pulzella in pericolo!! Cosa aspettiamo ordunque!! Andiamo a salvarla dal malvagio drago che la tiene rinchiusa nel più pericoloso sotterraneo dell’universo!! Perché costei è sicuramente la fanciulla del destino la cui salvezza deciderà le sorti del nostro tempo!! Non mi stupirei, poi, se lei, crescendo si innamorerà del prode signore di Bersania e convolando a nozze governeremo sotto il nostro regime bonario l’intera gente mortale che ci adorerà per l’eterno susseguirsi dei secoli che verranno portando seco forza alla nostra dinastia di immortali pargoli dall’estrema bellezza che sedurranno le più belle dee del cosmo per poi sposarle e rafforzare così il nostro glorioso e imperituro imperioso impero di Bersania!!!Ah ah ah ah haah !”.
“Questo è completamente andato..” disse Adam .
Triex intervenne con tono calmo e accondiscendente “Ehm..signor Bersania si dia una calmata..non sappiamo chi è quella fanciulla”.
“Ma io lo so! Me lo sento nel sangue nobile della mia terra!” vagheggiò di nuovo facendo ampi balzi verso il bordo della piattaforma ” essa.. cioè ella.. è la mia promessa lo so!! OOOoooh..amor mio.. mi stai chiamando da te dalle tenebre! Ti sto cercando angelo mio! Questo tormento sta per finire! Io sto arrivando da te! So che mi senti ovunque tu sei!!! Io ti cercherò! Io ti trovAAAAAH!”.
Un’espressione di paura si dipinse sul volto del figuro rimbalzante che improvvisamente si accuattò sul bordo e guardò in giù nel sottostante vuoto ”Non è possibile..cioè è assurdo f-fantastico”.
Gli altri quattro si avvicinarono e guardarono in giù..il cielo e le stelle si estendevano anche verso il basso dando la sensazione che il tempio piattaforma non fosse affatto sostenuto da qualche struttura sottostante ma fluttuasse in modo inspiegabile nell’universo.
Kodret riuscì a stento a trattenere un conato di vomito causato dall’emozione.
“D’accordo ora basta!” urlò Adam ”evidentemente le cose sono due: o sto sognando oppure qualcuno ci sta prendendo per i fondelli con trucchi e illusioni.. ma io non sono il tipo che si fa prendere per il naso quindi CHIUNQUE TU SIA ESCI SUBITO ALLO SCOPERTO O GIURO CHE QUANDO TI PRENDERO’ LA MIA LAMA NON SARA’ MAGNANIMA CON TE!”…la voce echeggiò attorno ma non ottenne alcuna risposta.
“Evidentemente se anche ci fosse qualcuno qua attorno la tua minaccia non lo ha scosso” notò Triex ”Ragioniamo un attimo.. dobbiamo trovare il significato della nostra presenza qui nella nostra memoria.. ricordiamoci cosa stavamo facendo poco prima di ..” si interruppe con il fiato mozzato e guardò gli altri con occhi agghiacciati comprendendo che anche agli altri si era palesata improvvisamente un’angosciante verità ”non ricordo niente..niente di..” Il panico esplose!
“Non è possibile..mi sento così vuoto..come se non esistessi realmente..” affermò Adam.
“Chi ci può aver fatto questo?” chiese Kodret mentre Gilian guardava in alto ammutolito. Edilrot intanto sogghignava a terra continuando a osservare le stelle che si estendevano sotto di lui al di là del bordo.
“Non è possibile” lacrime sgorgavano copiose dagli occhi di Adam ”non è possibile!”.
“Riprendiamo la calma “ disse Gilian dopo qualche minuto di urla lacrime e corse forsennate dei suoi compari ”calmiamoci e vediamo cosa fare..”. Mano a mano tutti si ricomposero in qualche modo ”La cosa che assolutamente dobbiamo fare è stare uniti e tranquilli..e fare una cosa alla volta.” Tutti parvero giovare dell’estrema calma del giovane sacerdote ”Io direi che intanto possiamo vedere come cavarci fuori da qui prima di perdere completamente la ragione..”.
“D’accordo” accossentì Triex ”vediamo se c’è un qualche passaggio o cose simili.”.
Non fece quasi tempo a terminare la frase che un duro suono roccioso rivelò il movimento di una piastrellona di marmo che si spostò lateralmente rivelando un passaggio buio verso il basso.Tutti si avvicinarono eccitati.
“Buio,il passaggio è buio.”disse Kodret. Erano presenti su un lato del passaggio grossi e comodi appigli regolari che sparivano man mano che l’oscurità li inghiottiva.
“Cosa facciamo?” domandò Adam ”scendiamo nella più totale oscurità?”.
“Non sarà necessario” affermò rassicurante Gilian ”provvederò io a portare un po’di luce”, chiuse gli occhi estraendo una freccia dalla faretra che portava in spalla e mormoro “Fiamma..”. La punta si illuminò di un sorprendente bagliore argentato che illuminava fortemente per metri .”Ora possiamo scendere più tranquilli” disse Gilian leggermente orgoglioso .
I compagni nonostante il loro silenzio apparvero grati della soluzione e uno a uno scesero con calma per il passaggio facendo molta attenzione.
Atterrarono su una altra superficie pietrosa e la freccia luminosa di Gilian rivelò parte del luogo dove erano scesi..sembrava proprio una sala da cerimonia della medesima religione..un altare, svariate colonne e porte erano adornate dal simbolo argentato e in fondo alla stanza un portone doppio che lasciava trasparire una luce dorata dalle piccole fessure.
“Un po’ polveroso qui eh?” disse Adam mentre Kodret emise uno starnuto imbarazzante che li fece sobbalzare tutti con estremo fastidio di Triex!!
“Sssshhhhhh” intimò Edilrot a Kodret portandosi il dito alla bocca e squadrandolo come se stesse pensando a una punizione da infliggergli ”il DRAGO potrebbe sentirci!!!”.
“Qui non c’è nessun drago!!!” asserì Triex ”O almeno lo spero perché se per sfortuna tu avessi ragione saremmo belli che finiti..io non sono in grado di affrontare un drago ..almeno credo…” era così deprimente non sapere nulla di sé..” Ad ogni modo questo piccolo tempio sotterraneo non mi sembra molto frequentato, anzi, mi sembra proprio in stato totale di abbandono..” si guardò un attimo attorno ”Io direi di aprire il portone grande là in fondo e vedere cosa emette tutta quella luce..”.
“Sei dunque pazzo?!!!” sussurò con voce stressata Edilrot ”Quel bagliore è sicuramente dato dall’enorme tesoro del drago che ci sta aspettando famelico proprio dietro la porta!!”. ”Dammi la forza!” scongiurò Triex alzando gli occhi al cielo con espressione implorante..”Stai pregando?” chiese con tono leggermente beffardo Gilian. ”No” rispose secco “Parlavo con il mio io interiore”.
“Fantasie a parte non possiamo restare qui ad ammuffire in mezzo alla polvere di questo tugurio” incitò Adam ”Quindi estraiamo le armi.. vedo che tutti in qualche modo le abbiamo.. e apriamo questo fottuto portone!” la lama di energia blu gli si rimaterializzò sul dorso.
“D’accordo” Kodreth estrasse una lama corta.
“Prudenza” disse Gilian con l’arco teso mentre Triex sfilò il suo stocco.
“Stiamo arrivando drago” epicizzò Edilrot che senza aver estratto alcunchè fece un passo avanti e spalancò con baldanza il portone…una luce accecante li investì e subito dopo un urlò di terrore si levò nell’aria!
Edited by hanjalou - 12/7/2007, 19:53