Mica per niente... ma visto che la discussione c'era almeno un resoconto direi che ci va!
Premetto che nel resoconto ci sono molti particolari, ve lo dico per evitarvi brutte sorprese se non volevate sapere niente...
Ho visto quest'opera la prima volta il 6 dicembre con il secondo cast.
L'arrivo è stato un po' difficoltoso, abbiamo sbagliato strada e per tornare al punto esatto ci abbiamo messo un po' di tempo... diciamo quindi che noi avevamo già fatto il nostro pre-viaggio (passato a parlare di quello che si sarebbe visto tra l'altro)!
Insomma arriviamo, io mi precipito al foyer per prendere cd e libretto e poi ci sistemiamo in sala: sesta fila laterale!!! Si parla un po' in generale dell'opera, finché non si sente il solito “din-don: tra 15 minuti avrà inizio lo spettacolo”, cosa che si ripete ogni 5 minuti finché finalmente le luci si abbassano fino a spegnersi...
La voce annuncia il cast...
Dopo parte la musica dell'overture...
Si cominciano a vedere le stelle... poi entrano gli angeli... nel frattempo si vedono due figure nel cielo che volano... brillano... una d'oro, l'altra di rosso...
E inizia la lotta...
Lucifero viene precipitato in terra insieme ai suoi seguaci... nasce la contrapposizione tra bene e male...
L'overture finisce e lentamente avanza una figura dal fondo della platea... inizia a parlare... “Nel mezzo del cammin di nostra vita... mi ritrovai per una selva oscura... che la diritta via... era smarrita”... è lui... Dante... che si perde nella selva... e in poco tempo è in preda alla paura...
Inizia a cantare... probabilmente la canzone più bella di tutto lo spettacolo... “Cerco... una speranza che mi illumini”... soffre... è evidente... commuove il modo in cui canta... ci si comincia a immedesimare...
Poco dopo, quasi in una visione appare Beatrice... parla dell'<<amor che move il sole e l'altre stelle>>, una voce celestiale... che scompare lasciando comparire le tre fiere... Dante cerca di fuggire spaventato ma viene fermato da una figura che lo rimprovera: “Dici di cercare l'amore e poi torni indietro?” per poi continuare “non sono più uomo... lo sono stato... prima di te... vissi per la poesia... unica compagna della mia vita”... Dante lo riconosce... “Virgilio!” Esclama felice... “il mio maestro...” aggiunge...
Virgilio racconta di essere stato chiamato da una donna “beata e bella” che gli chiese di guidare Dante in un viaggio... un “viaggio terribile” ma che “conduce alla libertà”... Dante è confuso e smarrito... ma come un bambino che si lascia guidare da un genitore, viene preso per mano da Virgilio, e inizia il suo viaggio...
Le storie raccontate mettono i brividi... l'amore disperato di Paolo e Francesca (cantato in un'aria che fa venire le lacrime agli occhi), le grida di Pier Delle Vigne, cacciato per invidia dal suo signore (“quello che amava”, per riprendere le sue parole), la tristezza di Ulisse che non riuscì a vincere “l'ardore di divenir del mondo esperto”, l'odio di Ugolino che divora il cranio di Ruggeri (quando ha detto “poscia più che il dolor potè il digiuno” ho avuto un vero momento di sconforto... è uno di quei momenti in cui speri che qualcosa che sai deve succedere non succeda perchè non vuoi...)... e poi i vari personaggi, le spaventose Furie, il terribile Caronte... fino all'apparizione di Lucifero... quando Dante e Virgilio riescono ad uscire “a riveder le stelle”... i personaggi apparsi ricordano come le loro storie abbiano come tema centrale l'amore... l'amore che condusse Paolo e Francesca alla morte... l'amore di Pier Delle Vigne per il suo signore... l'amore di Ulisse per “virtute e conoscenza”... l'amore di Ugolino, padre straziato, verso i suoi figli... l'amore di cui parla Beatrice... l'amore che “move 'l sole e l'altre stelle”... che è anche il filo che guida tutta l'opera... il tutto in un splendido coro a sei voci...
Finisce così il primo atto.
Sono senza parole... un primo atto meraviglioso... brividi dall'inizio alla fine... commozione, inquietudine, sofferenza... emozioni che provano i personaggi... emozioni che penetrano nell'anima... emozioni che trafiggono come una spada... mai ho provato così tanto tutto insieme... l'immortalità delle parole di Dante unite alle straordinarie musiche di Monsignor Frisina... tutto ulteriormente esaltato dall'eccezionale bravura degli artisti... emozioni troppo forti... troppo... davvero...
Mentre penso a tutto questo, la solita voce avverte che lo spettacolo sta per riprendere.
Le luci si riabbassano fino a spegnersi nuovamente...
Dante riprende a parlare: “canterò di quel secondo regno dove l'umano spirto si purga... e di salire al ciel diventa degno”...
Nel Purgatorio le anime chiedono a Dante di pregare per loro e mantenere il loro ricordo... richiesta che ha il suo culmine nella commovente aria di Pia De' Tolomei (“quando sarai tornato al mondo e riposato dalla lunga via... ricordati di me... che son la Pia”...)... durante il suo racconto mi vengono le lacrime agli occhi... ho pianto risentendo questa canzone sul cd... inevitabilmente adesso piango ogni volta che la sento... motivi personali... per quanto l'aria sia commovente di suo...
Dopo l'incontro con Manfredi (che racconta di aver vissuto una vita dissoluta fino ad essere scomunicato... ma di essersi pentito prima della morte) e i poeti (in cui si riconoscono Guido Guinizzelli, amico di Dante e Arnaut Daniel, “il più bravo a cantare l'amore”), Virgilio sparisce... il poeta non può accedere al Paradiso... dà quindi il suo commovente addio a Dante da lontano... ormai Dante non ha più bisogno della sua guida e Virgilio lo proclama “signore di sé stesso”, mentre lui torna indietro, “tra color che son sospesi”...
Dante è smarrito... cerca di ritrovare Virgilio, finchè, decide di continuare il suo viaggio...
Arriva dunque nel Paradiso Terrestre: ad accoglierlo è una donna, Matelda, che gli indica dove può trovare Beatrice: inizia la processione del Grifone (nonostante tutto secondo me è stato reso molto bene, poi ognuno ha il suo parere), al culmine della quale fa la sua apparizione Beatrice.
Questa, dopo aver inizialmente accolto Dante con durezza (lo rimprovera di averla dimenticata, ma al suo pentimento lo perdona), lo porta tra le schiere dei beati: qui si riconoscono Piccarda (suora strappata dal convento contro la sua volontà ma comunque perdonata da Dio), san Tommaso e san Bernardo... le voci si uniscono in una lode in cui culmina la meravigliosa preghiera alla Vergine... parole interamente copiate dal testo dantesco, un coro struggente accompagnato dalle splendide immagini della Madonna che appaiono sullo sfondo...
Dante chiede di poter vedere anche se per un solo istante la luce di Dio... a quel punto, dal centro del palcoscenico spunta una luce accecante... che investe la sala... è la “luce eterna”... “l'Amor che move 'l sole e l'altre stelle”...
Con questo meraviglioso coro si chiude una delle opere più belle che siano mai state messe in scena... i personaggi escono per i saluti, applausi più che meritati... io sono in preda ad un'eccitazione euforica... quello che ho visto mi ha provocato emozioni indescrivibili... brividi a non finire... come nessuna opera aveva mai fatto prima... sofferenza, pietà, nostalgia... fino all'estasi vera e propria...
Se avessi dovuto scrivere qualcosa appena dopo lo spettacolo non ci sarei riuscita... troppe emozioni tutte insieme...
Per quanto mi riguarda se si poteva raggiungere un massimo è stato raggiunto con quest'Opera...
Grazie a tutti quelli che l'hanno resa possibile... un GRAZIE sentito alle persone che mi hanno permesso di vederla... perchè se non l'avessi vista avrei perso davvero tanto... grazie davvero...
Io sono molto obiettiva.........sfido chiunque a dre il contrario! 